E NON RIESCO A DARMI PACE

…E NON RIESCO A DARMI PACE

22 Gennaio 2019

Un quotidiano ha recentemente pubblicato un’intervista a Pietro Bartolo, il medico del poliambulatorio di Lampedusa che ha curato migliaia e migliaia di immigrati, con un titolo che rispecchia il nostro stato d’animo di queste ore: “Sento grida ovunque e non riesco a darmi pace”.

Chi ha ucciso i 170 migranti annegati negli ultimi giorni nel Mediterraneo? La miseria che li ha portati a scappare dalla propria terra, i trafficanti di esseri umani che li seviziano, li violentano, li ricattano e li portano a morire a pagamento e l'indifferenza di chi può e deve fare qualcosa perché le cose cambino, ma non lo fa.

Questa volta hanno tolto il disturbo: sono morti prima. Così ci hanno risparmiato lo squallido teatrino di egoismi di chi debba, voglia o possa riceverli e accoglierli. Davanti a questi morti innocenti la nostra coscienza deve essere viva, ancora più aperta e sensibile. Diciamo basta a questo olocausto silente e strisciante che sembra inarrestabile!

Molte sono le cause che lo generano, tutti dicono la loro e tutti hanno ragione, meno quelli che sono morti e quelli che stanno rischiando la vita, perché le loro ragioni non arrivano al nostro cuore. Aiutiamoli a casa loro, ci dicono. Bene, ma facciamolo! Noi ci proviamo, e per fortuna non solo noi.

Prendiamo coscienza che l'Africa è e sarà sempre un problema per noi europei e una minaccia reale finché non ci decideremo a smettere di sfruttarla per accompagnarla, invece, verso un effettivo progresso. Le sorti del Vecchio Mondo sono strettamente connesse al destino dell'Africa. Con i soldi che spendiamo per fermare gli sbarchi o per tentare di salvare i migranti, potremmo gestire in Africa progetti di sviluppo efficaci anche a breve termine. Oggi 170 persone, nostri fratelli, ricevono l'abbraccio del Signore: lo stesso abbraccio che potrebbe non esserci dato se non ci impegniamo a migliorare questo mondo in cui ci è stata donata la possibilità di vivere. Non si può essere felici se i nostri fratelli soffrono e muoiono. Mettiamo fine alla barbarie e diamo inizio ad una civiltà della giustizia, della civiltà e dell'amore!

Ennio Franceschetti, Nicola Bianco Speroni, Alberto Bertini, Gianni Nicolì, Silvana Platto, Gianfranco Reboldi, Dario Ricaldone, Giovanni Raccagni, Nino Scalvini.



Associazione SFERA Onlus
mons. Gennaro Franceschetti

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